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VPIA (ex VIARCH)

L’archeologia preventiva è oggi una disciplina fondamentale per la preservazione del patrimonio archeologico all’interno dei nostri territori. Questa pratica richiede l’attuazione di diverse fasi di indagine archeologica prima di intraprendere progetti di costruzione pubblici e privati.

In Italia, la legge, come stabilito dall’articolo 25 del Decreto Legislativo 50/2016, impone la compilazione e l’invio alla Soprintendenza di un documento noto come “Verifica Preventiva dell’Interesse Archeologico” (precedentemente denominata Viarch).

Questo documento deve essere redatto da archeologi professionisti iscritti agli appositi elenchi ministeriali come allegato al progetto da approvare.

Nell’aprile 2022 sono state pubblicate nuove “Linee guida per la procedura di verifica dell’interesse archeologico”, le quali sono state approvate mediante un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 14 febbraio 2022 e sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 88 del 14 aprile 2022. Queste linee guida hanno introdotto cambiamenti significativi nella presentazione della Verifica Preventiva dell’Interesse Archeologico (VPIA). Ora, la VPIA deve essere compilata e trasmessa in formato digitale utilizzando un modello QGIS fornito dall’Istituto Centrale per l’Archeologia del Ministero della Cultura.

I dati raccolti durante questo processo vengono integrati nella VPIA tramite il completamento del Template Gis GNA. Questo consente di identificare le aree con potenziale archeologico e quelle a rischio in base alla natura dei lavori da eseguire, che saranno poi rappresentate nelle carte tematiche finali.